È coinvolto in molti processi vitali quali la produzione di energia a livello cellulare, la contrazione muscolare, la trasmissione dell’impulso nervoso, la mineralizzazione e lo sviluppo delle ossa. Il magnesio viene assunto essenzialmente con la dieta; viene assorbito nell'intestino e immagazzinato nelle ossa, cellule e tessuti. Nel sangue è presente normalmente circa l'1% del magnesio totale.
La principale fonte alimentare di magnesio è costituita dai vegetali a foglia verde, come gli spinaci, ma anche cereali e noci. Gli alimenti ricchi di fibre sono una buona fonte di magnesio. L’organismo mantiene costante il proprio contenuto di magnesio regolando l’assorbimento intestinale e la sua eliminazione a livello renale.
La carenza di magnesio nel sangue (ipomagnesemia) può essere dovuta a malnutrizione, malassorbimento e eccessiva perdita di magnesio al livello renale. Una carenza lieve può essere asintomatica mentre una mancanza di magnesio persistente e grave può causare nausea, perdita di appetito, stanchezza, stato confusionale, crampi muscolari, convulsioni, aritmie cardiache, intorpidimento e formicolio. Inoltre può influenzare il metabolismo del calcio aggravandone un'eventuale carenza.
L'eccesso di magnesio nel sangue (ipermagnesemia) può essere secondaria all'ingestione di antiacidi contenenti magnesio e alla diminuita capacità di escrezione renale. I sintomi dell'ipermagnesemia sono simili a quelli della carenza e includono nausea, astenia, perdita di appetito e aritmie cardiache.