Gli effetti dell’agopuntura sono molteplici e riassumibili in:
- Effetto antalgico analgesico
- Effetto immunomodulatorio
- Effetto neuroendocrino
- Effetto trofico e vasomodulatorio
- Effetto sul Sistema nervoso autonomo
- Effetto sul sistema fisico-emozionale e tono muscolare
Agopuntura
Una volta deciso che l’agopuntura può essere utile al vostro caso si procede alla seduta vera e propria.
In genere si utilizzano tra i dieci e venti aghi alcuni posti simmetricamente, altri no. La seduta può durare, a seconda dei punti utilizzati e delle finalità terapeutiche, da 20 a 40 minuti. In genere gli aghi vengono rimossi dopo venti o trenta minuti.
Bastano anche poche sedute per avere dei risultati positivi e senza controindicazioni.
Qual è il giusto numero di sedute di agopuntura?
Dipende. In Cina si tende a prescrivere cicli di dieci sedute, eventualmente ripetibili una o due volte se la terapia è inefficace.
Anche alcuni medici italiani tendono a impostare cicli di otto - dieci sedute con cadenza mono o bisettimanali.
A cosa serve l’agopuntura
L’agopuntura ha numerose indicazioni; tra le principali ricordiamo:
- Gastrite, Nausea e vomito, Stitichezza e diarrea, Colon irritabile
- Emicrania, Cefalea tensiva, Nevralgia del trigemino, Tics, Herpes zoster, Paralisi di Bell.
- Infertilità (supporto alla PMA), Amenorrea, Dismenorrea (dolori mestruali), Sindrome climaterica, Vomito e nausea gravidica, Sciatalgia in gravidanza, Emorroidi in gravidanza, Scarsa montata lattea, Rivolgimento fetale
- Stato ansioso depressivo, Insonnia, Attacchi di panico
- Artrosi Articolazione Temporo-Mandibolare, Cervicalgie, Cervicobrachialgie, Ernia cervicale, Dorsalgie, Lombalgia, Lombosciatalgia, Spondilolistesi, Spalla congelata, Periartrite scapolo omerale, Epicondilite (gomito del tennista), S. di De Quervain, Dito a scatto, Tunnel carpale, Dolori sacro iliaci, Artrosi e periartrite dell’anca, Pubalgia, Gonalgia e gonartrosi, Tunnel Tarsale, Dolori plantari del piede, Fibromialgia
Invecchiamento, radicali liberi e stress ossidativo, c’è una connessione?
Siamo noi i principali artefici del nostro invecchiamento e ciò dipende in buona parte dal nostro stile di vita. Le conseguenze non sono solo quelle visibili a livello di pelle, come le rughe, ma soprattutto quelle relative alla funzionalità degli organi e degli apparati.
I Radicali Liberi giocano un ruolo importante nel processo di invecchiamento perché responsabili di gravi danni alle cellule dell’organismo.
Il nostro organismo è in grado di difendersi da queste molecole aggressive grazie alla Barriera Antiossidante.
Quando, però, i Radicali Liberi aumentano, a causa di determinati fattori come l’inquinamento, l’alimentazione sbilanciata, il fumo, le droghe, l’alcool e la scorretta attività fisica, la Barriera Antiossidante non riesce più a proteggere adeguatamente le cellule.
Lo squilibrio tra Radicali Liberi e Barriera Antiossidante è la condizione chiamata Stress Ossidativo, responsabile dell’invecchiamento precoce.
Lo Stress Ossidativo è la condizione di squilibrio tra Radicali Liberi e Barriera Antiossidante che è fra le cause dell’invecchiamento precoce.
Esiste anche una connessione tra Sport e Stress Ossidativo?
Si, lo sportivo che si allena regolarmente consuma un quantitativo di ossigeno maggiore e, anche se l’esercizio fisico induce un piccolo innalzamento della Barriera Antiossidante, la produzione di radicali liberi nell’atleta subisce un incremento di oltre 10 volte! Si viene quindi a creare quella condizione di squilibrio tra radicali liberi e barriera antiossidante chiamata Stress Ossidativo.
Ci sono semplici esami di laboratorio in grado di fornire importanti risultati diagnostici al fine di conoscere il proprio livello di stress. Non dimentichiamo che anche l’infertilità idiopatica maschile sembra essere legata ad alti livelli di stress ossidativo, lo sperma può essere colpito dai ROS attraverso alterazioni al DNA e riduzioni alla motilità del flagello, riducendo il potenziale di fertilità dei maschi.
Cosa fare?
L’assunzione di vitamine dal potere antiossidante, polifenoli e nutraceutici vari non può essere autogestita poiché nessuno prenderebbe un farmaco senza averne prima verificato la necessità attraverso un esame diagnostico.
Non è corretto pensare che sono solo integratori, alcuni nutraceutici (termine usato per indicare principi attivi di alimenti dal potere farmacologico) possono essere molto potenti e diventare, se male utilizzati, addirittura pro-ossidanti e portare il sistema REDOX al disequilibrio.
Due semplici test di laboratori sono fondamentali per definire il livello di Stress Ossidativo dell’organismo (d-ROMs test) e la capacità dello stesso di contrastarlo efficacemente (BAP test).
Il d-ROMs test è un test fotometrico che prevede la separazione del plasma dalla parte corpuscolata del sangue al fine di ricercare il frutto dell’ossidazione di molte molecole che sono gli idroperossidi (ROOH), i quali, in alcune condizioni possono generare radicali liberi.Il risultato del d-ROMs test dovrà attestarsi tra 250 e 300 U-CARR (Unità Caratelli), livelli superiori indicheranno un progressivo aumento dell’insulto ossidativo.
Il BAP test rappresenta la qualità della barriera Antiossidante Plasmatica. Tale barriera è “eretta” da sostanze esogene, introdotte con la dieta e con un’azione diretta sulle specie ossidanti, oppure da sostanze endogene, ad azione indiretta, prodotte dall’organismo a partire da molecole segnale che attivano l’espressione genica di enzimi, più efficaci di quelli diretti, nel contrastare il distress.
L’efficacia dell’indagine risiede nel fatto che questo test, al contrario di altri, ha una forte valenza clinica predittiva in quanto non ricerca singoli antiossidanti, ma valuta l’efficacia degli antiossidanti presenti nel sangue del paziente. Il valore deve attestarsi almeno a 2200 micromoli di ferro ridotto/L di campione.