Che cos’è?
E’ una patologia congenita della piega posta fra i glutei che riguarda in particolare i bambini oltre i 12 anni. Si manifesta con uno o più tragitti fistolosi che sboccano in corrispondenza della cute o con una tumefazione di consistenza duro-elastica. Trae origine da un anomalo sviluppo embrionario della cute, in quella regione, durante lo sviluppo dell’ultimo tratto della colonna vertebrale (sacro e coccige). Questo permette di capire come mai la fistola, che raggiunge in profondità l’osso sacro, contenga peli e secerna sebo misto a sudore. Il suo riscontro è più frequente nel maschio, soprattutto durante la pubertà, momento in cui , a causa dello sviluppo del sistema pilifero, la fistola si riempie di peli e di secrezioni provenienti dalle ghiandole sebacee e sudoripare. Alla nascita possono essere presenti uno o più fori di piccole dimensioni a livello della piega interglutea. Il loro ridotto calibro rende difficoltoso lo scarico delle secrezioni presenti nella fistola, perciò, nelle età successive, si verificano infiammazioni locali che ripetendosi nel tempo, con guarigioni transitorie, sono responsabili della la cronicizzazione della lesione. E’ necessario consultare il chirurgo fin dalla nascita per valutare l’entità del problema e curare per tempo le inevitabili infiammazioni. Per la diagnosi non vi sono particolari difficoltà, essendo evidente, alla semplice ispezione, l’anomalia nel solco intergluteo.
Quando intervenire?
Può essere utile un’ecografia alla ricerca d’una eventuale cisti associata ed una radiografia sacro-coccigea, da effettuarsi dopo i 10 anni d’età, avendo cura di proteggere i testicoli dalle radiazioni, alla ricerca di eventuali malformazioni ossee (schisi vertebrali).
Come si esegue l’intervento?
L’operazione (durata media 60-90 minuti) deve essere programmata solo dopo aver risolto il processo infiammatorio, mediante una terapia locale e generale. Essa va preceduta da una accurata toilette locale, mirata ad asportare completamente i peli presenti in zona.
La tecnica consiste nell’asportazione in blocco d’un voluminoso tassello di tessuto che comprende le fistole, fino al piano dell’osso sacro e del coccige e nell’attenta coagulazione delle aree sanguinanti. E’ fondamentale lasciare la ferita aperta, medicandola con una garza imbevuta di disinfettante. La sua sutura infatti, provocherebbe sicuramente, nel breve periodo, una recidiva. La zona operata, se detersa e medicata quotidianamente, guarirà lentamente, per seconda intenzione, nell’arco di 2-3 mesi.
Chirurgia Pediatrica: Come si Prenota?
È possibile effettuare questa prestazione presso la Sede CDC|Affidea di Torino in Via Federico Menabrea 14.